Carissimo Fabio, mi chiedi un pensiero in tempo di quarantena (bravo: un provvidenziale salvagente ci hai lanciato in questa marea piatta, ma assassina, grazie!) per QuarantineDreams. Te lo mando anzitutto come immagine... mille candeline come se dovessimo festeggiare un compleanno... il compleanno delle nostre speranze: quindi non si tratta di soffiare per spengere, ma soffiare per attizzare, riaccendere, rigenerare. E non per trapassare nella fase uno, due, tre ma per accedere a tempi nuovi di amore, di luce e di giustizia. Non dobbiamo rischiare, giusto e vero: occorrono mascherine, ma che non siano bavagli sui nostri sensi; occorre distanza, ma che non siano recinti di indifferenza; occorre igiene, ma che non siano immunità asettiche; occorre sanificazione, ma che non sia anestesia del cuore. Anzi io propugno una vera e propria santificazione, per tutti, credenti e non credenti, di chiesa e non di chiesa: diventare sante e santi si può e il primo miracolo sarà questo: soffio sul fuoco di una candela e la candela divampa di bagliori mai visti capaci di diradare tenebre, nebbie e foschie, luce che ci fa riconoscere, comete che ispirano traiettorie di ritrovati o inediti incontri, trasversali, oltre ogni crinale, oltre ogni perimetro di confine e di paura. Smascherati, siamo smascherati dal bisogno e dal limite: che la luce morbida accesa da ignari ma consapevoli fanciulli ci rivesta di amore per una città santa di vita, di festa, di futuro, di pace e di solida e solidale uguaglianza e giustizia. Buona ripartenza, amico mio Fabio,
tuo Bernardo
Dom Bernardo, Firenze 5 maggio 2020