Caro Coronavirus, possiamo darci del tu? Come vedi ti ho messo con la maiuscola per rispetto, non per paura e ti spiego perché. Ho già superato gli ottanta e la vita mi ha regalato tante avventure e storie belle e brutte, più di quelle che sognavo. Ora vorrei raccontarti come mi muovo. Ogni volta che sento una parola, una frase, vedo un film, sento un nome, che mi piace lo scrivo su un blocco, così, anche dopo un giorno, un mese, un anno, mi basta l’appunto per ricordate tutto. L’altro giorno ho fatto un conto. Se per ogni nome avessi fatto 1000 battute avrei scritto: 12 “Torna a casa Lassie”, 15 Biografie di Pertini, 6 “Non ricordo come ti chiami”.
Ecco per te una selezione, le ho prese a caso, se non capisci mi dispiace:
“Lasciate parlare senza guardare l’orologio” (Papa Francesco). /Anche le calamità hanno un’anima e possono divenire maestre di vita (questa di Aristotele, lo so che ti piace caro virus). /Non sono il padrone del mondo, sono il figlio del padrone! /Sindrome di Burnout, colpisce chi vive nel sociale. /Don Remo Resca, nuovo parroco di San Luca. /Quando cucina un uomo è arte, quando cucina una donna è dovere. /Dire il rosario in latino aiuta a vivere meglio. /Se non mi fossi sposato non avrei mai saputo di essere così pieno di difetti. /Le donne non amano il jazz (Paolo Conte). /Bergonzoni: Ci/Viltà. /Aporofobia: disgusto verso i poveri. /“Mio fratello rincorre i dinosauri”. /Grazie a Gigi Riva, il Cagliari vince il campionato 69/70 /Giordania, Libano, Lidia, Pilloni, Diego…/Le foto vengono bene se hai qualcosa dentro. /L’uomo di fede è quello che vede la luce anche quando è tutto buio. /Senza olio di palma. /Preghiamo per i carcerati (Matteo Zuppi) /Gli occhi dei vecchi piangono sempre un po’.
/Ipervigilanza: pericolo in arrivo. /Costa Smeralda: costa troppo. /Burattini di Riccardo. /Comaschi, Danielli, Roberto Serra… /Corridoi umanitari. /Andare a fotografare dove anche gli angeli hanno paura. /L’umorismo è segno di maturità. /Ci siamo appesantiti, pieni di niente…
/Sai Baba, Camilla, Bogart… /Dietro le porte chiuse può crescere solo la paura.
Ti vedo sorridere Coronavirus, dal bel nome, se mi vincerai sarai veramente in gamba, ma non ce la farai, parola di lupetto!
Mario Rebeschini, Bologna 22 marzo 2020