Firenze, una città paralizzata, sotto assedio. Come molte altre, forse meno di altre, ma comunque sospesa in un’atmosfera surreale a cui ci stiamo lentamente assuefacendo. Dalla curiosità verso i turisti orientali che a febbraio indossavano le mascherine (ancora nessuno di noi aveva ben capito), fino al divieto di uscire di casa e alle misure draconiane che nel giro di un mese da allora sono state adottate.
Mascherine, gel, sguardi sospettosi, lunghe code per il cibo. Immagini da un quotidiano che potrebbe essere il nostro futuro…
Giuseppe Cabras, Firenze 1 aprile 2020