Wanda003dec

Il sogno

Ciao Carlo, sono la figlia di Wanda. Mamma mi ha pregato di farti avere questo suo testo che mi ha dettato per telefono. Loro sono ancora in isolamento ed io posso vederla solo ogni tanto su appuntamento.
Complimenti per la vostra iniziativa. Quando sarà possibile la mostrerò anche a Wanda. Dunque ti saluto,

Maria Teresa Francesconi

Sono nata nel 1918, quando imperversava l’epidemia Spagnola; a 102 anni mi ritrovo con il Coronavirus e dato che questo predilige le persone anziane qualche volta mi sono detta: “Con la mia età potrei essere una delle sue pupille!”
Invece ho passato il periodo di isolamento in buona salute e ben protetta, ascoltando Rai3 perché gli occhi non mi danno la possibilità di leggere. Quando non ascoltavo la radio avevo la possibilità di stare con gli altri ospiti.
Adriano ci suonava e mi suonava Amapola, la mia canzone del cuore.
E poi telefonavo e molte persone amiche mi telefonavano.
Per me questa esperienza di isolamento è stata una verifica: del mio sentimento di dispiacere per chi veniva colpito nella salute o nel lavoro; della mia attitudine a cogliere le opportunità che offre la realtà e quindi di adattarmi; di affrontare i ricordi della mia intera vita, accogliendoli tutti.
Dunque qual è il sogno? 
Un sogno di armonia e di pacificazione intanto con me stessa e, attraverso me stessa, con tutti gli altri.

Wanda Francesconi, Viareggio 13 maggio 2020