“Una città quasi deserta, alcuni ne approfittano per fare dei piccoli lavori di ripristino, altri trascinano i cani per i loro bisogni di passeggiata obbligatoria quotidiana. Sparse qua e là appaiono casuali e vivide le pennellate di colore della comunità scomparsa. La prima serata dopo il tramonto sembra tranquilla come un normale ritorno a casa per la cena, forse ci stiamo abituando al surreale...”
Carlo Valentini, Viareggio marzo-aprile 2020