Qualche tempo fa, a passeggio per uno sperduto cimitero della Versilia, scoprii la lapide di un chiodajuolo pistoiese – morto nel 1918 per via della spagnola con un’iscrizione scritta in una lingua molto misteriosa e affascinante. Secondo il Fanfani, nel suo Vocabolario della Lingua Italiana del 1892, “a Pistoia c’era un gran Chioderia; ed i chiodajuoli formavano come una tribù da sé, che avevano usanze, e persino un linguaggio lor peculiare.” Che avessero anche una loro lingua scritta? Presi nota del testo riproponendomi di studiarlo a tempo perso. Adesso, con tutto il tempo a disposizione, sono riuscito a decifrare il testo. Si tratta niente meno che di una ricetta per la ribollita! E non stranamente simile a quella di mia nonna!
La riproduco in formato pdf (www.marinai.com/LARIBOLLITA_hints.html) con l’inclusione di qualche indizio per chi volesse cimentarsi a decifrare l’iscrizione, carattere per carattere. Ma son sicuro che le più esperte potranno decifrare il testo con pochi click…
Buon appetito!
Franco Marinai, Serrazzano (PI) 15 aprile 2020