Sono un autore grafico, musicale e letterario, ho collaborato come disegnatore ai più importanti periodici satirici nazionali ed internazionali e i miei lavori sono di conseguenza storicizzati nella stampa a partire dal 1976. Moltissimi i compagni di viaggio e le situazioni incontrate, tutto reperibile al mio gigantesco ma confido non elefantiaco sito web, gestito dall’editore Aerostato.net, frutto di una collaborazione con la rivista Podismo, per anni in edicola per la Neri Editore e, dopo il trasferimento di Indro Neri a Seattle, con piccola variante della testata che ora si chiama e.Podismo. Nelle mie canzoni sono stato fraternamente accompagnato da importanti musicisti amici come Luigi Bruti, Marco Lamioni, Jamie Marie Lazzara e Mia Cooper, (fresca degli indimenticabili duetti con Pino Daniele) unitamente alla giovanissima sorella, Miranda, a Firenze per caso, fresca di importanti riconoscimenti nel mondo del jazz americano. La registrazione fatta al volo a casa di Mia mi piacque così tanto che convinsi Jamie, con la quale avremmo dovuto immettere altre tracce, a lasciare la canzone così com’era. Si registrò la mattina, Antonio Sullo marito di Mia, preparò degli ottimi spaghetti per tutti i presenti. Tornato a casa convinsi Silvia, mia dolce compagna, ad andare a Portofino per fare le riprese necessarie a commentare un refrain della canzone. Si tornò dopo aver mangiato in una bellissima pizzeria sul mare, ma non a Portofino, che solo per parcheggiare l’auto qualche ora ci costò quanto il ristorante. Migliaia i compagni di viaggio a cominciare dai ragazzi del Laboratorio Linguistico Musicale che per una quarantina d’anni lo hanno frequentato (ovviamente non gli stessi, per una legge del tempo) e della Comunità Europea che ha finanziato i miei progetti come coordinatore. Tra i compagni di viaggio che ho incrociato e da cui sono stato aiutato nella mia storia ricordo, Fabio Gaggioli e Valentino Sebastiani, Tommaso PieraccioniRossella Tupone. La maggioranza dei pezzi sono comunque eseguiti a solo unendo le mie tracce registrate di voce chitarra e basso a volte integrate con armonica a bocca e deltar. Quest’ultimo strumento mi fu donato indirettamente dal costruttore, un ingegnere norvegese di origine orientale, forse turco, vista la somiglianza con una specie d’arpa turca incontrata nei miei viaggi di lavoro. Parallelamente a questa attività fatta di passione che diventava mestiere ho avuto l’opportunità di non interrompere mai il legame con Ca Balà, chiusa nel 1980 e rimasta nella storia della satira con un interesse in crescita, specialmente dopo l’eccidio della redazione di Charlie Hebdo, a cui la rivista in qualche modo si ispirava, tanto che, ad esempio, io stesso come altri del periodico, collaborando ad ABC, ci ritrovammo nelle stesse pagine di Wolinski, Reiser ed altri. L’amicizia con Berlinghiero Buonarroti ha prodotto tra l’altro i primi libri dove venivano pubblicate le mie canzoni, a cominciare da C’era un panda (1987), titolo legato all’omonima canzone: «Testi di canzoni di Massimo Presciutti illustrate da 10 serigrafie originali di Berlinghiero Buonarroti stampate in folio in 90 colori, numerate e firmate. Il volume espressamente progettato per “palati fini e per soddisfare i figli di genitori colti” è impreziosito da 10 riproduzioni di disegni acquarellati a mano. Stampato manualmente nel formato 25 x 35 cm. Copertina in tela serigrafata in 5 colori. Abbinata al volume una musicassetta con i ritmi delle canzoni, Tiratura limitata a sole 40 copie numerate (solo poche copie disponibili). Lire 400.000» (Gruppo Stanza / Istituto di anomalistica e delle singolarità 1987).
Insieme a questa autopresentazione, inviando gli ultimi lavori, segnalo il mio libro ora in vendita, Microsolchi dell’arte. Viaggio a cavallo dei secoli XV e XVI attraverso l’opera di Giuliano Presciutti, arricchito da due saggi di Berlinghiero Buonarroti e Giuliana Pascucci. Inizio quindi, come ad onorare l’appartenenza, con un fumetto appena prodotto insieme a Roberto Incerti, amico dai tempi di Ca Balà e in forza a La Repubblica di Firenze per un trentennio. Seguono miei disegni di questo periodo, con aggiunta di un paio di cartelloni del mio lavoro di cantastorie.
"Abbiamo deciso di dare supporto a questa iniziativa perché riteniamo che la cultura e il confronto sono gli strumenti fondamentali per rendere migliore il nostro Paese."
Salvatore Calleri, Firenze
"Abbiamo deciso di dare il nostro sostegno per portare la luce e la speranza delle foto di Romano in un orizzonte che si sta chiudendo nel buio e nella paura"
Patricia Franceschetti, Pietrasanta