Sono ormai dieci giorni che siamo a casa
Io, mio marito Andrea e le nostre tre figlie.
Inizialmente sembrava tutto molto difficile
Innanzitutto la paura del contagio... un’ombra scura sul nostro vivere.
Non andare a scuola
Spezzare i ritmi lavorativi
Uscire solo per fare la spesa
Non sembrava possibile ...
I racconti della mia amica da Milano... ‘situazione difficile‘ mi diceva.
Ma da qui da questa casa sulla collina con la primavera che incombe prepotente, con i fiori che sbocciano... difficile credere alla pandemia.
Per farmi forza ho pensato a pochi anni fa in Calabria, andammo a trovare un eremita francese, viveva da 16 anni isolato dal mondo. La sua pace era tangibile… il segreto era questo: per passare i giorni sereni non dovevamo contarli, lasciarli scorrere e occuparsi delle piccole cose
Che poi non sono mai così piccole: curare il giardino, leggere, camminare nel bosco al tramonto. Cercare di allontanare la paura... con la coscienza che il problema c è, che il virus esiste ma che dobbiamo combatterlo ognuno con le proprie possibilità, disciplina e fiducia.
Passerà ci vorrà del tempo
Tutti siamo chiamati a comportarsi nei migliori dei modi.
Poi arriverà il giorno che rivedremo le persone e ci abbracceremo... saremo nei mercati e nelle piazze, tutti insieme ma sono sicura molto diversi dentro.
Saremo migliori perché è quando cadono le certezze che capiamo più profondamente il valore della vita, di questo ne sono certa.
Rita Pedullà, Poppiano 19 marzo 2020