Quando accudivo mio padre al termine della sua malattia, gli leggevo Sepúlveda. Eravamo uno accanto all'altra, ad affrontare questo momento inevitabile del distacco. Era "Il vecchio che leggeva romanzi d’amore" a tenerci compagnia. Ora anche Luis Sepúlveda se n'è andato. E non potrei sentirmi più triste.
Grazie per ciò che sei stato e per tutto quello che hai condiviso.
Marilena Nardi, Venezia 20 aprile 2020