Io, come sapete, convivo, tutto sommato decentemente, con quell'idiota di Poverovecchio. A parte l'annosa storia delle faccende di casa. Se crede che ci pensi io a lavare l'enorme mucchio di piatti, pentole, tazze e tazzine, posate ecc che staziona nell'acquaio, e che pian piano ha preso possesso perfino del corridoio, fin dai tempi in cui potevamo andare allo stadio o al cinema (ricordate?), beh dicevo che se pensa che lo faccia io si sbaglia di grosso. Per il resto me la cavo. Anche io cucino (lui é meglio che non lo faccia), leggo qualche libro ("io ne ho letto uno mi pare sul finire degli anni '50" ), guardo film e serie (lui si addormenta, russando, prima che ancora appaia il titolo), non faccio nessuna attività fisica a parte bestemmiare (in questo siamo uguali). Insomma tutto va per il meglio. Non so se quando finirà (mai dite?) questa reclusione io usciró, in fondo sto così bene! Poverovecchio invece uscirà a razzo: ha da andare a vedere mille cantieri ma sopratutto a guardare, con la lingua di fuori, spose, fanciulle, figliole, commesse, vigilesse e indirizzare loro squallide frasi a doppio senso. Spero proprio di non invecchiare a quella patetica maniera! Vi saluto con affetto tutti e con l'ottimismo della ragione e il pessimismo della volontà! O era l'inverso? Certo anche Gramsci quando ci si metteva rompeva proprio i coglioni!
Ciao cari!
Gianni Caverni, Firenze 6 aprile 2020